La tricopigmentazione, come dice il nome stesso, è una tecnica innovativa di dermopigmentazione del cuoio capelluto. Mediante l’applicazione di pigmenti negli strati superficiali della pelle va a mascherare la perdita di capelli. Se stai pensando “ho paura sembri artificiale e si veda che è un tatuaggio”, non ti preoccupare. Se effettuato da professionisti questo trattamento consente di ottenere un effetto estetico naturale. Simula la presenza di capelli e migliora l’aspetto complessivo. È forse meno conosciuta rispetto ad altre tecniche contro la calvizie, come il trapianto di capelli, rinomato a Istanbul, o il Plasma Rich Platelet. La tricopigmentazione è una valida alternativa e può essere utilizzata per qualsiasi grado di calvizie.
A chi serve la tricopigmentazione
È particolarmente utile per coloro che:
- Soffrono di alopecia, maschile o femminile, e presentano un’area specifica della testa con capelli molto radi
- Hanno i capelli rasati che non ricrescono
- Soffrono di alopecia areata parziale, totale o universale
- Hanno dovuto sottoporsi a intervento che ha causato una cicatrice visibile sullo scalpo
- Si sono già sottoposti a trapianto di capelli che ha lasciato una o più aree meno folte, e necessitano di una ricostruzione
- Hanno bisogno di un intervento correttivo a seguito di trattamenti di trapianto o ricrescita che non hanno avuto successo
La tricopigmentazione si può utilizzare sia sugli uomini che sulle donne. È una soluzione efficace per coloro che vogliono ottenere un effetto di rinfoltimento dei capelli ma non possono o non vogliono ricorrere al trapianto. È adatta a tutti, da coloro che hanno i capelli rasati o hanno già perso la maggior parte dei capelli a chi presenta solamente una zona rada.
Tipi di tricopigmentazione
Esistono diverse tecniche di tricopigmentazione. Ognuna di esse risponde a specifiche esigenze:
- Effetto rasato: come dice il nome riproduce l’aspetto di una testa rasata. Crea l’illusione di follicoli piliferi appena rasati. È indicato per chi desidera un look corto e uniforme, soprattutto per coloro che sono pelati o hanno perso gran parte dei capelli.
- Effetto densità: ideale per chi soffre di diradamento, questo metodo aumenta la percezione di volume pigmentando le aree più rade.
- Correzione di cicatrici: utile per camuffare cicatrici dovute a traumi o interventi chirurgici, inclusi i pazienti che si sono sottoposti ad autotrapianto FUE o FUT. Questo le rende meno visibili e uniforma l’aspetto generale del cuoio capelluto.
- Tricopigmentazione correttiva: come dice il nome stesso, è utilizzata per trattare pazienti che hanno già ricevuto un trattamento di tricopigmentazione che non è andato a buon fine. I risultati insoddisfacenti a livello estetico sono tranquillamente correggibili con un secondo intervento specialistico.
Si può scegliere, inoltre, se utilizzare una tricopigmentazione riassorbibile o permanente. La prima necessita di diverse sedute durante l’anno, mentre la seconda necessita di un controllo ogni 4 anni circa.
Procedura di tricopigmentazione
La tricopigmentazione si svolge in diverse fasi:
- Consulenza iniziale: in questa fase vengono valutate le tue esigenze per identificare il percorso di trattamento più adatto a te.
- Applicazione dei pigmenti: per simulare l’aspetto naturale dei follicoli piliferi, un professionista utilizzerà un dermografo per inserire pigmenti biocompatibili nello strato superficiale del derma.
- Ritocchi successivi: il trattamento si svolge in diverse sedute, da un minimo di 2 fino a 4 sedute. In genere si eseguono le prime sedute in tempi ravvicinati, mentre l’ultima seduta dopo circa un mese per verificare che l’effetto visivo sia ottimale.
Questo tipo di tecnica non presenta rischi di allergie. Si tratta di una tecnica simile ad un tatuaggio. Vengono utilizzati aghi specifici e pigmenti pensati per essere usati sullo scalpo, totalmente sicuri per la pelle.
La tricopigmentazione non danneggia i capelli già presenti. L’abilità dell’operatore in questi casi è fondamentale per un risultato che sia naturale ed efficace. Inoltre, incentiva il circolo di sangue superficiale dello scalpo, che in alcuni casi può addirittura stimolare la crescita di nuovi capelli del paziente.
Cura post-trattamento di tricopigmentazione
È necessario seguire alcune precauzioni per essere sicuri di ottenere la migliore resa e durata della tricopigmentazione:
- Evitare l’esposizione diretta al sole per prevenire lo sbiadimento precoce del pigmento.
- È sconsigliato lavarsi i capelli il giorno stesso del trattamento.
- Non grattare o strofinare l’area trattata per permettere una guarigione ottimale.
- Evitare attività fisiche intense nei primi giorni per ridurre il rischio di sudorazione eccessiva.
- Utilizzare prodotti specifici consigliati dal professionista per detergere delicatamente il cuoio capelluto.
Miti comuni sulla tricopigmentazione
Alcuni falsi miti su questo trattamento includono:
- È dolorosa: la maggior parte dei pazienti avverte solo un lieve fastidio durante la procedura. Non serve nemmeno l’uso di creme anestetiche locali, ad eccezione di persone con particolare sensibilità o che hanno subito interventi chirurgici e necessitano di un’attenzione particolare.
- Risulta innaturale: se eseguita da professionisti esperti, l’effetto è estremamente realistico.
- Non è modificabile: la tricopigmentazione semipermanente consente ritocchi e correzioni nel tempo.
Vantaggi e rischi della tricopigmentazione
I principali vantaggi di questo trattamento sono:
- Aspetto naturale, grazie a tecniche avanzate che simulano la ricrescita dei capelli dai follicoli piliferi.
- Sicurezza, dolore e disagio minimizzati con pigmenti biocompatibili che riducono il rischio di reazioni avverse.
- Versatilità, buona definizione che rimane stabile nel tempo, adattabile a diverse problematiche, come alopecia, cicatrici o diradamento.
- Recupero rapido, che consente di tornare subito alle attività quotidiane. Anche il trapianto di capelli senza rasatura, per quanto poco invasivo non ha un recupero rapido quanto quello della tricopigmentazione.
Come tutti i trattamenti, esistono alcuni rischi, dovuti soprattutto a operatori poco esperti:
- Durata limitata dell’effetto estetico del trattamento, con minore definizione
- Aree iperpigmentate che danno un effetto a “macchia”
- Effetto innaturale, artificiale e poco realistico
- Il pigmento non è omogeneo a sufficienza con il resto dei capelli, rischio che si presenta soprattutto per chi vuole infoltire solo un’area diradata
È fondamentale scegliere una clinica con operatori specializzati e in grado di offrire un lavoro di alta qualità per poter sfruttare al massimo i suoi vantaggi.
Ricordati di informare subito la clinica presso la quale vuoi effettuare la tricopigmentazione se soffri di patologie che colpiscono lo scalpo (es. seborrea o dermatite). Vanno verificate le tue condizioni prima di procedere con il trattamento. Questo per ridurre al minimo i rischi ed evitare ogni tipo di complicanza.
Durata dei capelli tatuati?
La tricopigmentazione può essere:
- Semipermanente (o riassorbibile): è necessario effettuare 1-2 sedute ogni anno per mantenere l’intensità del colore.
- Permanente: dura in media circa 4 anni, con la possibilità di leggere variazioni di colore nel tempo. Questo crea un effetto “sfumato” correggibile con ritocchi occasionali.
Confronto con altri trattamenti
Confrontiamo la tricopigmentazione con le altre soluzioni per la perdita dei capelli:
- Trapianto di capelli: la tricopigmentazione è meno invasiva e i tempi di recupero sono pressochè inesistenti. Al contrario, il trapianto è un vero e proprio intervento chirurgico. Spesso inoltre, per trovarne di qualità e a costi ridotti bisogna andare fino in Turchia.
- Prodotti topici o farmacologici: mentre farmaci e lozioni devono essere utilizzati in modo continuativo per mantenere i risultati, la tricopigmentazione offre un effetto immediato e duraturo.
Costi della tricopigmentazione
In genere il prezzo oscilla tra 500 e 4.000€, a seconda delle necessità individuali. È sempre consigliato affidarsi a professionisti esperti per essere sicuri di ottenere risultati di qualità. Il costo varia in base a diversi fattori, tra cui:
- Estensione dell’area da trattare: più è ampia, maggiore sarà il costo. L’operatore divide l’intervento in “zone” dello scalpo (sono di solito 5). Il numero di zone da tratttare e la loro ampiezza può determinare il costo totale della tricopigmentazione.
- Numero di sedute necessarie: alcuni pazienti necessitano di più sessioni per ottenere il risultato desiderato. Ogni zona può richiedere un numero diverso di sedute. Il minimo è di due sedute per zona.
- Esperienza del professionista: operatori altamente qualificati possono avere tariffe più elevate.
Inoltre, c’è da considerare il fattore durata, che è variabile a seconda del trattamento. Sono necessari ritocchi per mantenere i risultati ottenuti che però sono più convenienti poiché si lavora su una zona già trattata in precedenza.
In conclusione, la tricopigmentazione è una soluzione efficace e sicura. Offre un aspetto naturale e duraturo senza interventi invasivi. Naturalmente, una prima visita da uno specialista è fondamentale. Permette di valutare lo stato dello scalpo, le aspettative e i risultati che il paziente desidera ottenere e di conseguenza anche i costi.
Domande Frequenti sulla tricopigmentazione:
Quanto dura l'effetto della tricopigmentazione?
Quanto può costare la tricopigmentazione?
In che cosa consiste la tricopigmentazione?
Come fare tricopigmentazione?
Cosa non fare dopo tricopigmentazione?
Chi può fare la tricopigmentazione?
Quale shampoo usare dopo la tricopigmentazione?
Risorse utilizzate in questo articolo
NF;, Rassman WR;Pak JP;Kim J;Estrin. “Scalp Micropigmentation: A Concealer for Hair and Scalp Deformities.” The Journal of Clinical and Aesthetic Dermatology, U.S. National Library of Medicine, pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25852813/. Accessed 6 Jan. 2024.