Un’innovativa tecnica per aiutare coloro che soffrono di calvizie o alopecia: stiamo parlando della tricopigmentazione. È forse meno conosciuta rispetto ad altre tecniche contro la calvizie, come il trapianto di capelli, o il Plasma Rich Platelet, ma è comunque una valida alternativa, soprattutto per coloro che presentano diversi gradi di calvizie. 

Ma cos’è la tricopigmentazione, quanto costa e quali sono i suoi effetti? Scopriamo insieme che risultati si possono ottenere e qual è la tecnica che può dare il meglio a seconda della tua situazione personale.  

Tricopigmentazione, cos’è 

La tricopigmentazione altro non è che una tecnica che aiuta a mascherare la perdita di capelli, che si tratti di calvizie o di alopecia. È adatta sia a coloro che hanno i capelli rasati o hanno già perso la maggior parte dei capelli, sia a chi presenta solamente una zona rada. Si tratta di una tecnica simile ad un tatuaggio, con l’uso di aghi specifici e pigmenti pensati per essere usati sullo scalpo, totalmente sicuri per la pelle. 

Questo tipo di tecnica può essere sia permanente che reversibile, e non presenta rischi di allergie. Viene utilizzato un deposito microscopico e puntiforme di pigmento, adattato alle esigenze di ogni individuo, per mascherare le zone senza capelli. L’abilità dell’operatore in questi casi è fondamentale per un risultato che sia naturale ed efficace.  

I pazienti richiedono principalmente due tipologie di risultato diverse: 

  • Effetto “rasato”, efficace soprattutto per coloro che sono pelati o hanno perso gran parte dei capelli 
  • Effetto “densità”, efficace per dare un effetto ottico di riempimento nelle zone in cui i capelli sono più radi 

Si può scegliere, inoltre, se utilizzare una tricopigmentazione riassorbibile o permanente. La prima necessita di diverse sedute durante l’anno, mentre la seconda necessita di un controllo ogni 5 anni circa. 

La tricopigmentazione non danneggia i capelli già presenti, se fatta da un tecnico esperto. Inoltre, stimola il circolo di sangue in superficie dello scalpo, che in alcuni casi può addirittura stimolare la crescita di nuovi capelli del paziente. 

A chi serve la tricopigmentazione 

La tricopigmentazione è una tecnica che si può utilizzare sia sugli uomini che sulle donne. È una soluzione efficace per coloro che vorrebbero ricreare un effetto di rinfoltimento dei capelli ma per altre ragioni non possono o vogliono ricorrere al trapianto di capelli.  

È particolarmente utile per coloro che: 

  • Soffrono di alopecia, maschile o femminile, e presentano un’area specifica della testa con capelli molto radi 
  • Hanno i capelli rasati che non ricrescono 
  • Soffrono di alopecia areata parziale, totale o universale 
  • Hanno dovuto sottoporsi a intervento che ha causato una cicatrice visibile sullo scalpo 
  • Si sono già sottoposti a trapianto di capelli che ha lasciato una o più aree meno folte, e necessitano di una ricostruzione 
  • Hanno bisogno di un intervento correttivo a seguito di trattamenti di trapianto o ricrescita che non hanno avuto successo 

testa di un uomo che si sottopone a tricopigmentazione

Come si esegue la tricopigmentazione? 

La tricopigmentazione si esegue con uno strumento specifico, utilizzato esclusivamente per questo tipo di trattamento. Questo macchinario possiede una punta con un ago specifico per garantire il migliore risultato estetico.  

Il trattamento si svolge in diverse sedute, da un minimo di 2 fino a 4 sedute. In genere si eseguono le prime sedute in tempi ravvicinati, mentre l’ultima seduta dopo circa un mese per verificare che l’effetto ottico sia ottimale. Nel caso di tricopigmentazione effetto densità, ci potranno essere più di una seduta a distanza di un mese.  

La tricopigmentazione non è dolorosa, e non serve l’uso di creme anestetiche locali, ad eccezione di persone con particolare sensibilità o che hanno subito interventi chirurgici e necessitano di un’attenzione particolare. 

Il paziente può scegliere tra uno dei diversi effetti, a seconda delle sue necessità: 

  • Effetto rasato: estremamente versatile, è perfetta per creare una ricostruzione ottica a prescindere dal livello di alopecia o calvizie del paziente. Si può usare in tutte le aree dello scalpo, anche in caso di cicatrici. L’effetto è davvero naturale e preciso, e allo sguardo non si nota che si tratta di pigmento.  
  • Effetto densità: perfetto per i pazienti che presentano un diradamento lieve in aree specifiche dello scalpo. Permette di ricreare un effetto di maggiore pigmentazione del capello, una buona copertura e simula un capello in ricrescita.
    Non è adatta a calvizie molto avanzate o su aree senza capelli. 
  • Copertura cicatrici: particolarmente adatta a coloro che presentano cicatrici, inclusi i pazienti che si sono sottoposti ad autotrapianto FUE o FUT. Lo scopo è quello di mascherare l’aspetto della cicatrice sullo scalpo, nascondendone la forma e la discromia. Ci possono essere casi anche più complessi in cui è necessaria un’attenta valutazione da parte del tecnico specialista, come nei casi di voglie, iperpigmentazione, e così via. 
  • Tricopigmentazione correttiva: pensata per i casi in cui c’è già stato un trattamento di tricopigmentazione, ma non è andato a buon fine. I risultati insoddisfacenti, che spesso causano problemi a livello estetico, si possono correggere con un secondo intervento specialistico.  

Dopo le sedute di tricopigmentazione, al paziente è sconsigliato lavarsi i capelli il giorno stesso del trattamento. Dopodiché, potrà lavarsi ma solo con shampoo specifico, e utilizzando sieri appositi che favoriscano il processo di cicatrizzazione.  

Vantaggi e rischi della tricopigmentazione 

La tricopigmentazione presenta principalmente vantaggi, e viene considerato un trattamento sicuro. Il paziente può ottenere: 

  • Un effetto molto naturale e realistico 
  • Un effetto che simula la ricrescita dei capelli 
  • Una buona definizione che rimane stabile nel tempo 
  • Rischio di dolore e disagio minimizzati 
  • Nessun effetto “macchia” o effetto “casco” 

Naturalmente, i vantaggi di questa tecnica si possono sfruttare al meglio scegliendo una clinica con operatori specializzati e in grado di offrire un lavoro di alta qualità.  

Spesso il paziente si chiede se ci siano anche svantaggi o rischi associati alla tricopigmentazione. Come tutti i trattamenti, esistono alcuni rischi, dovuti soprattutto a operatori poco esperti: 

  • Durata limitata dell’effetto estetico del trattamento, con minore definizione 
  • Aree iperpigmentate o con effetto di una macchia 
  • Effetto innaturale, artificiale e poco realistico 
  • Rischio che il pigmento non attecchisca sulla pelle 
  • Il pigmento non è sufficientemente omogeneo con il resto dei capelli, rischio che si presenta soprattutto per chi vuole infoltire solo un’area diradata 

È importante sottolineare che tutti coloro che soffrono di patologie che colpiscono lo scalpo, come la seborrea o la dermatite, di informare subito la clinica presso la quale vogliono effettuare la tricopigmentazione. È necessario che vengano verificate le condizioni del paziente prima di procedere con il trattamento, per evitare che insorgano rischi o effetti collaterali. 

uomo che soffre di perdita di capelli localizzata

Quanto durano i capelli tatuati? 

La durata media della tricopigmentazione dipende dal tipo di tecnica utilizzata. Nel caso di tricopigmentazione riassorbibile, è necessario effettuare 1-2 sedute ogni anno, con una durata media di 8 mesi per seduta. La tricopigmentazione temporanea si può riassorbire totalmente. 

Per quanto riguarda la tricopigmentazione permanente, invece, in media può durare circa 4 anni. Tuttavia, si può assorbire parzialmente, creando un effetto “sfumato” che ha bisogno di essere ritoccato.  

Tricopigmentazione costi 

Per conoscere i costi della tricopigmentazione, bisogna prima tenere conto di alcuni fattori essenziali.  

Il primo è la complessità del trattamento: normalmente, il tecnico divide l’intervento in “zone” dello scalpo (sono di solito 5). Il numero di zone da trattare e l’ampiezza di queste zone può determinare il costo totale della tricopigmentazione. Per ogni zona, inoltre, si possono prevedere un numero diverso di sedute, con un minimo di due sedute.  

Inoltre, c’è da considerare il fattore durata: un trattamento può durare un minimo di 6 mesi, ed è naturale che siano necessarie più sedute per mantenere i risultati ottenuti.  

In genere, una seduta di tricopigmentazione costa da un minimo di 700 euro fino a 1000 euro per ogni zona. Le sedute successive costano un po’ di meno, con una media di 200 euro per zona trattata.
Il trattamento di ritocco periodico può essere ancora più conveniente, poiché si lavora su una zona già trattata in precedenza. 

Naturalmente, è necessaria una prima visita da uno specialista per capire quali sono le esigenze di ogni singolo paziente, e di conseguenza anche i costi. Durante il primo colloquio saranno analizzati lo stato dello scalpo, le aspettative e i risultati che il paziente desidera ottenere. 

 

Domande Frequenti sulla tricopigmentazione: 

Quanto dura l'effetto della tricopigmentazione?

L’effetto dipende se viene usata una tricopigmentazione temporanea o permanente. Nel caso della tricopigmentazione temporanea, l’effetto può durare da un minimo di 6 mesi fino a 18 mesi. Nel caso di tricopigmentazione permanente, in media può durare 4-5 anni.

Quanto può costare la tricopigmentazione?

Il costo dipende da diversi fattori, come il numero di aree da trattare sullo scalpo, il tipo di risultato da ottenere, e la tecnica utilizzata (se temporanea o permanente). In media una prima seduta costa da 700 a 1000 euro, mentre le sedute successive costano di meno.

In che cosa consiste la tricopigmentazione?

Si tratta di un trattamento in cui viene usato un macchinario con ago e l’uso di pigmenti specifici per creare l’effetto di riempimento di zone diradate sui capelli, o per simulare un effetto di taglio rasato.

Come fare tricopigmentazione?

E’ necessario rivolgersi ad una clinica specializzata in tricopigmentazione, ed effettuare un primo consulto per capire se la propria situazione attuale permetta l’uso di questo trattamento e per capire quali risultati si possono ottenere.

Cosa non fare dopo tricopigmentazione?

Ai pazienti viene sconsigliato di lavarsi il giorno del trattamento. Successivamente, ci si può lavare i capelli ma solo con uno shampoo specifico.

Chi può fare la tricopigmentazione?

Uomini e donne che soffrono di calvizie, alopecia (anche areata) o diradamento dei capelli possono fare la tricopigmentazione. Si può fare anche nel caso di presenza di cicatrici sullo scalpo.

Quale shampoo usare dopo la tricopigmentazione?

Il tecnico consiglia al paziente la tipologia di shampoo specifico da usare dopo la tricopigmentazione, che di solito è un prodotto delicato e con ingredienti lenitivi come il pantenolo.

 

Risorse utilizzate in questo articolo

NF;, Rassman WR;Pak JP;Kim J;Estrin. “Scalp Micropigmentation: A Concealer for Hair and Scalp Deformities.” The Journal of Clinical and Aesthetic Dermatology, U.S. National Library of Medicine, pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25852813/. Accessed 6 Jan. 2024.