Il lifting alla pancia è un’operazione chirurgica a scopo estetico che mira a rimuovere il tessuto adiposo e la pelle in eccesso nella zona dell’addome. Una pancia tonica, snella e senza pelle in eccesso: è questo l’obiettivo dell’addominoplastica.
L’addominoplastica è una pratica già da molti anni effettuata anche allestero, soprattutto in Turchia. È un’operazione molto amata dalle donne, soprattutto per chi vorrebbe migliorare l’aspetto della pancia dopo una forte perdita di peso o dopo numerose gravidanze. Avere un addome tonico è il desiderio di molte donne, che vedono nell’addominoplastica una soluzione definitiva, soprattutto in caso di pelle cadente e in eccesso.
Ci sono, poi, diversi tipi di addominoplastica, da quella parziale, a quella completa fino all’addominoplastica estesa. È un intervento complesso e che richiede grande professionalità. Per questo motivo, capire come funziona e affidarsi ad un medico chirurgo esperto sono elementi fondamentali prima di decidere di sottoporsi a questa operazione. Vediamo insieme che cos’è l’addominoplastica, come si effettua, i rischi e i risultati.
Che cos’è l’addominoplastica e a cosa serve
L’addominoplastica è un vero e proprio intervento di chirurgia plastica, effettuato da un medico chirurgo. Viene effettuata per eliminare il grasso in eccesso sull’addome, e spesso anche la pelle in eccesso. Questo rimodellamento chirurgico può donare alla paziente un addome più tonico, ed inoltre riposizionare i muscoli dell’addome nella posizione originale a seguito di diastasi dei muscoli (ovvero un rilassamento dei muscoli della pancia che risultano in una forma cadente o molle).
Esistono molteplici tipi di addominoplastica, alcuni meno invasivi e altri, invece, più complessi. L’intervento tradizionale di addominoplastica prevede spesso la liposuzione ed è spesso utilizzato su pazienti in sovrappeso. Altre tecniche come la mini addominoplastica sono più semplici e meno invasive, con tempi di guarigione veloci.
Chi può fare l’addominoplastica
Sottoporsi a lifting della pancia è consigliabile ad alcune specifiche categorie di pazienti, come:
- Donne che hanno affrontato molte gravidanze. Il processo della gravidanza, infatti, può causare una perdita di elasticità a livello dell’addome, sia dei muscoli che della pelle. La gravidanza causa modifiche irreversibili ai muscoli, in particolare a quelli della pancia. Questi cambiamenti sono molto difficili da recuperare, sia con la dieta che con l’attività fisica. I muscoli, infatti, possono deformarsi in modo irreversibile, causando una diastasi addominale che risulta in una pancia più molle e troppo rilassata.
- Donne e uomini che hanno avuto una forte perdita di peso o si sono sottoposti a chirurgia bariatrica. La perdita di peso crea pelle in eccesso, che nel caso di forti dimagrimenti, non sparisce del tutto. È particolarmente vero nei soggetti gravemente obesi, soprattutto se la perdita di peso avviene in tempi relativamente ristretti. Questo tessuto cutaneo in eccesso risulta di solito cadente, ed è spesso una fonte di disagio e imbarazzo per i pazienti che ne soffrono.
- Donne e uomini che presentano in generale una forte perdita di tonicità dei muscoli dell’addome, presentano ernie ombelicali e/o smagliature. Talvolta il normale processo di invecchiamento, unito a una bassa tonicità dei muscoli e della pelle, potrebbe causare un addome più cadente e molle.
È importante sottolineare che l’addominoplastica non è un intervento a sostituzione di una dieta o di una perdita di peso. Anzi, in molti casi questa operazione viene effettuata in seguito alla perdita di peso, in particolare in soggetti che erano obesi.
Per quanto l’addominoplastica sia un’operazione associata a pazienti donne, anche gli uomini ne possono di certo beneficiare. Sono molti, infatti, gli uomini che cercano questo tipo di intervento dopo una forte perdita di peso.
Tipologie di addominoplastica
L’addominoplastica si divide in tre categorie principali:
- Addominoplastica completa o tradizionale;
- Addominoplastica parziale (chiamata anche mini addominoplastica);
- Addominoplastica estesa.
Come abbiamo accennato in precedenza, si tratta di una procedura che può essere sia semplice che complessa, a seconda delle esigenze di ogni paziente.
L’addominoplastica tradizionale è la principale procedura che mira a eliminare grasso e pelle in eccesso, e a dare una nuova forma all’addome che sia esteticamente piacevole. L’intervento avviene tramite un’incisione trasversa sovrapubica, di solito da un fianco all’altro. Dopo l’incisione e avere scollato il manto dermo cutaneo, il chirurgo rimuove il tessuto adiposo e la pelle in eccesso. Infine, i muscoli vengono riposizionati assieme all’ombelico. Si tratta di un’operazione complessa e piuttosto lunga, che richiede grande impegno da parte del medico.
L’addominoplastica parziale, detta anche mini-addominoplastica, include solo la rimozione di tessuto adiposo e cutaneo sotto l’ombelico. Essendo una zona più ristretta, è necessaria solo una piccola incisione da effettuare sopra il pube. Non richiede il riposizionamento dell’ombelico, per questo viene considerata una procedura più semplice e meno invasiva.
Infine, l’addominoplastica estesa è uno degli interventi più difficili e completi. Viene usata quando è necessario rimuovere grandi quantità di tessuto adiposo e di pelle. È un’operazione che viene usata di solito con pazienti che erano in precedenza gravemente obesi, e che hanno potuto perdere un grosso quantitativo di peso. Il processo crea quasi inevitabilmente grandi quantità di tessuto in eccesso.
Ci sono alternative non chirurgiche?
Migliorare l’aspetto del proprio addome non richiede necessariamente l’uso della chirurgia. Si può scegliere tra diverse soluzioni non-chirurgiche, tra cui:
- Laser-lipolisi, che utilizza un laser per “sciogliere” l’accumulo di grasso
- Criolipolisi, che usa il freddo per “uccidere” le cellule adipose
- Infiltrazione tramite l’uso di punturine che provocano la dissoluzione delle cellule adipose
Queste alternative sono efficaci ma non sempre adatte a tutte le situazioni. La presenza di pelle molto cadente, o un’ampia quantità di tessuto adiposo, rendono queste opzioni poco adeguate; ecco che l’addominoplastica può rappresentare una soluzione migliore.
Cosa fare prima dell’operazione
Per prima cosa, il paziente deve verificare che il suo stato di salute sia adatto all’operazione. Per questo motivo è necessaria una visita dal medico chirurgo, che valuterà lo stato attuale del paziente e i suoi obiettivi.
Durante la prima visita, il medico eseguirà una serie di controlli, tra cui:
- lo stato generale di salute del paziente, inclusa la presenza di malattie, condizioni croniche, allergie, e così via;
- le dimensioni e misure dell’addome, la quantità di grasso presente, la posizione dell’ombelico.
Se lo stato del paziente è favorevole all’operazione, dovrà sottoporsi ad una serie di esami. Per esempio, elettrocardiogramma, mammografia (per le donne), ecografia addominale, e così via. Solo se il risultato di questi esami sarà buono, si potrà procedere con la preparazione all’operazione.
Per prepararsi all’addominoplastica, il paziente dovrà:
- Smettere di fumare almeno 1 mese prima dell’operazione;
- Mantenere una dieta sana ed equilibrata;
- Evitare l’assunzione di certi farmaci, come per esempio anticoagulanti.
Il post-operazione e le cicatrici
L’addominoplastica è un’operazione che richiede di solito l’anestesia generale. In particolare, nei casi di operazioni più complesse è sempre necessario un ricovero. Nei casi più semplici (come nella mini-addominoplastica), il ricovero può durare solo 2 giorni, mentre in altri casi può estendersi fino a 4 giorni.
Durante il ricovero, i medici monitorano il paziente ed effettuano drenaggi del sangue e altri fluidi dalla ferita tramite un tubicino applicato dal medico.
Il paziente potrebbe poi avere diversi sintomi dopo l’operazione. Tra i più comuni, il dolore nella zona operata, che di solito passa nel giro di pochi giorni ed è gestibile con l’utilizzo di antidolorifici da banco, come l’ibuprofene o il paracetamolo. Inoltre, potrebbe avvertire stanchezza e confusione, di solito causate dall’anestesia e dall’operazione stessa: si tratta di un intervento complicato che richiede un riposo di almeno qualche giorno prima di ricominciare le attività quotidiane.
È inoltre importante considerare il fatto che questa operazione possa causare delle cicatrici più o meno visibili. Un bravo medico chirurgo è in grado di suturare i tessuti in modo tale da ridurre l’infiammazione, e, di conseguenza, anche la presenza di cicatrici. Tuttavia, è anche possibile trattare la cicatrice dopo l’operazione, tramite trattamenti specifici per migliorarne l’aspetto.
Controlli e follow-up
Il medico prevede sempre una serie di controlli post-operatori per garantire la corretta guarigione e che il paziente ottenga i tanto desiderati risultati.
Qualche giorno dopo ci sarà una visita di follow-up per controllare lo stato della cicatrizzazione, e per discutere con il medico di eventuali problemi come dolore, infiammazione o altri sintomi che possono sorgere nel periodo successivo. E’ anche un’occasione per il paziente per capire quando poter ricominciare le attività quotidiane dopo la convalescenza.
Benessere mentale e autostima
Uno dei principali motivi per cui un paziente decide di sottoporsi ad addominoplastica è legato all’autostima. Un addome poco tonico, cadente o con un’alta percentuale di tessuto adiposo può essere fonte di disagio e imbarazzo.
Per questo motivo uno dei risultati dell’addominoplastica è un maggiore benessere mentale e un’autostima migliorata. Avere un aspetto che piace è uno degli obiettivi principali dei pazienti che si sottopongono a questa operazione. Parlare apertamente dei propri obiettivi estetici con il medico chirurgo può aiutare a raggiungere un aspetto più vicino ai propri desideri e migliorare la propria autostima.
Come mantenere i risultati a lungo termine
I risultati possono durare per sempre a patto che il paziente agisca per mantenere questi risultati positivi.
I medici di solito consigliano di:
- Assumere una dieta sana, meglio se controllata da un dietologo
- Fare attività fisica regolare
- Mantenere la pelle dell’addome idratata ed elastica con creme specifiche
- Evitare gravidanze se non c’è desiderio di un altro figlio
Rischi e complicazioni dell’addominoplastica
Ormai l’addominoplastica è diventata un’operazione di routine, eseguita da numerose cliniche di chirurgia estetica. Tuttavia, è importante considerare che ci sono dei possibili rischi e complicazioni legati ad essa, come:
- reazioni allergiche all’anestesia
- emorragie
- infezioni
- accumulo di liquidi
- difficoltà di cicatrizzazione
- cattiva cicatrizzazione (comparsa di cicatrici evidenti)
- ematomi
Naturalmente, un’addominoplastica eseguita da un bravo chirurgo rende la probabilità che sorgano complicazioni molto bassa.
Costi dell’addominoplastica
Il costo dell’addominoplastica non è uguale per ogni clinica. In genere la media va da circa 6.000€ fino a oltre 10.000€.
Il costo può variare a seconda di diversi fattori: l’esperienza del chirurgo, la reputazione della clinica e anche se il paziente decide di aggiungere altri interventi, come per esempio la liposuzione.
Il paese in cui ci si opera può fare la differenza in questi casi. Proprio così: in alcuni paesi il costo è decisamente più basso rispetto all’Italia e altri paesi europei. Prima su tutti la Turchia, dove liposuzione, addominoplastica ma anche tanti altri interventi costano quasi la metà, senza però rinunciare alla qualità.
Domande Frequenti sull’addominoplastica:
Quanti kg si perdono con una addominoplastica?
In che cosa consiste l addominoplastica?
Quali sono i rischi di un addominoplastica?
Quanto è dolorosa addominoplastica?
Come ci si sente dopo un addominoplastica?
Che differenza c'è tra liposuzione e addominoplastica?