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Scegliere di rifarsi il seno tramite mastoplastica additiva significa saper scegliere con cura anche la giusta protesi. Non tutte le protesi sono uguali, e il seno rifatto con protesi a goccia è tra quelli più popolari come forma e risultato finale. Eppure, sono davvero tante le tipologie di protesi, e una paziente potrebbe sentirsi confusa da così tanta scelta.

La prima cosa da fare è instaurare un buon dialogo con il proprio medico chirurgo. Una volta scelta la tipologia di intervento, e chiarito aspettative ed obiettivi, sarà il medico stesso a introdurre la paziente alle protesi e ai diversi tipi di risultati che possono dare. Vediamo insieme come può risultare un seno rifatto con protesi a goccia, e quali elementi influenzano la scelta di una protesi mammaria.

Cosa sono le protesi al seno

Innanzitutto, bisogna capire cosa sono le protesi al seno, come funzionano e quali progressi ha fatto la scienza medica in questo campo. Le protesi al seno sono dei veri e propri dispositivi medici, che servono ad aumentare il volume del seno, donare una nuova forma più armoniosa, o addirittura ridargli le dimensioni di una volta a seguito di una mastectomia.

Ci sono diversi tipi di protesi al seno, tra quelle al silicone, a quelle con soluzione salina, fino a quelle in gel. A seconda del tipo di protesi e di intervento possono essere inserite in modo diverso, per esempio sia sopra che sotto il muscolo. Rifarsi il seno con mastoplastica additiva ha spesso obiettivi estetici (un seno più pieno, simmetrico e armonioso), ma può anche essere uno strumento per ritrovare serenità e sicurezza in sé.

Le protesi mammarie, essendo dispositivi medici, devono rispettare una serie di regolamentazioni che determinano gli usi, i requisiti e gli standard di qualità. Cliniche professionali utilizzano esclusivamente protesi che rispettano le regolamentazioni dettate dalla legge.

Tipologie di protesi

Quando è il momento di farsi una mastoplastica, alla paziente verranno illustrate le principali tipologie di protesi mammarie. In genere, sono fatte di tre materiali diversi:

  • Protesi al silicone: si tratta delle protesi più utilizzate, fatte di gel di silicone e rivestite di silicone. Sono molto apprezzate perché morbide e danno un risultato naturale. Tra queste, ci sono protesi anatomiche o rotonde, con diversi tipi di pienezza.
  • Protesi a soluzione salina: queste protesi contengono soluzione salina, richiusa da una capsula di silicone. Sono estremamente morbide e leggere, dando un risultato molto simile al seno naturale. Allo stesso tempo, sono più soggette a spostamenti. Se danneggiate, non sono pericolose, perché la soluzione viene riassorbita nel corpo.
  • Protesi in gel di poliuretano: queste protesi contengono un gel e sono ricoperte da un rivestimento

La forma delle protesi: a goccia, rotonda, ergonomica

Quando si sceglie la protesi mammaria, l’obiettivo è di solito cercare una protesi che si adatti al meglio alla forma naturale del corpo della paziente. Per questo motivo, sono disponibili diverse forme di protesi:

  • Protesi rotonde
  • Protesi anatomiche
  • Protesi ergonomiche

Le protesi rotonde, come suggerisce il nome, hanno una forma rotondeggiante. Sono simmetriche e adatte per le donne che hanno una base larga del seno, e vorrebbero aumentarne il volume. Sono molto stabili e a basso rischio spostamento.

Le protesi anatomiche sono quelle più simili, come forma, ad un seno naturale. Sono perfette per le donne che cercano un aspetto naturale e morbido del seno, e sono particolarmente adatte a chi vuole ricostruire il seno dopo una mastectomia. A causa della loro forma più piacevole e naturale, sono più complesse da inserire. A loro volta, le protesi anatomiche si dividono in protesi a goccia e protesi a tazza.
Le protesi a goccia sono chiamate così perché la loro forma è più larga nella parte bassa, e più stretta nella parte alta, proprio come un seno naturale.
Le protesi a tazza, invece, sono più arrotondate ma non completamente sferiche come le protesi rotonde.

Infine, le protesi ergonomiche sono protesi in silicone che si adattano alla forma del torace della paziente. Sono ottime per chi desidera un seno più simmetrico, e anche più voluminoso. Essendo più flessibili, sono adatte a diversi tipi di corporatura.

Come si inseriscono le protesi nella mastoplastica

In un intervento di mastoplastica, il medico inserisce la protesi mammaria tramite una tecnica prescelta. Le principali tecniche di mastoplastica sono:

  • Tecnica sottoghiandolare. Con questa modalità il medico inserisce la protesi nella zona retroghiandolare della mammella. È una tecnica semplice, utilizzata per dare più volume e forma al seno. Lo svantaggio di questa tecnica è che potrebbe, in futuro, rendere più difficile un esame mammografico, perché la protesi copre la zona da analizzare.
  • Tecnica retromuscolare. Con questa tecnica il medico inserisce la protesi sotto il muscolo grande pettorale. Grazie a questa modalità, il risultato è più naturale, rendendo la protesi meno visbile. Inoltre, il rischio di contrattura capsulare è più basso, e non presenta lo svantaggio di rendere più difficile l’esame mammografico. D’altro canto, è una tecnica più difficile, e richiede delle capacità ed esperienze del medico più ampie.
  • Tecnica Dual Plane. Questa tecnica richiede l’inserimento della protesi sotto al muscolo grande pettorale nella sua parte superiore, mentre la parte inferiore viene posizionata sotto la ghiandola mammaria. Questa tecnica permette di ottenere un seno più naturale, con meno rischio di spostamento della protesi. Il risultato è decisamente ottimo, e la protesi può potenzialmente durare più a lungo.

Risultati del seno rifatto con protesi a goccia

Se anche tu, come tante donne, vorresti scegliere la protesi a goccia per rifarti il seno, ti starai chiedendo quali sono i risultati di questo tipo di intervento. Il seno rifatto a goccia è un seno con le seguenti caratteristiche:

  • Seno dalle forme molto naturali;
  • Seno non troppo voluminoso, di solito fino alla terza taglia;
  • Seno dalle forme anatomiche, che si adattano al corpo di chi le sceglie.

È una protesi molto gettonata per coloro che vogliono da un lato più volume, ma non vogliono un risultato artificiale, o con protesi che sia troppo visibile.

D’altro canto, il seno con protesi a goccia presenta anche alcuni svantaggi:

  • Esiste il rischio che la protesi si sposti, causando una forma più innaturale del seno, e che la protesi diventi visibile sul petto.
  • Un altro rischio consiste nella minore flessibilità della protesi. Questo tipo di protesi, infatti, risulta naturale e armoniosa in alcune posizioni (per esempio, stando in piedi), mentre potrebbe risultare più artificiale in altre posizioni.

Seno rifatto a goccia, che protesi scegliere

Scegliere la protesi giusta per le proprie esigenze non è facile. Per questo motivo è sempre consigliato scegliere una clinica affidabile con un medico chirurgo dall’esperienza solida. Sarà il chirurgo a spiegare alla paziente tutti i pro e contro di ogni tipo di protesi mammaria. Comprendere le differenze tra le diverse protesi è fondamentale per capire che tipo di risultato si può ottenere con la mastoplastica.

Il seno rifatto a goccia garantisce un aspetto molto naturale, anche se potrebbe impedire aumenti di seno più grandi (per chi vorrebbe almeno una quarta di seno, per esempio). Altre protesi possono risultare in un seno alto e sodo, che spesso risulta esteticamente piacevole con ogni tipologia di abbigliamento.

Ogni paziente dovrebbe considerare la propria situazione, e l’obiettivo che vuole raggiungere prima di scegliere la giusta protesi per il seno.

 

Domande Frequenti sul seno rifatto con protesi a goccia:

 

Com'è un seno a goccia?

Il seno a goccia è uno delle forme del seno più naturali. È caratterizzato da un maggiore volume inferiore, e minore sulla parte superiore. Le protesi a goccia donano al seno un aspetto armonioso, naturale, simmetrico e tonico. Sono tra le più apprezzate perché sono meno distinguibili da un seno naturale.

Come sono le protesi a goccia?

Le protesi a goccia per il seno sono protesi anatomiche, che presentano un volume minore nella parte alta, per poi allargarsi nella parte bassa. Mimano la forma naturale delle mammelle, e possono essere adattate ad ogni tipologia di petto e di paziente.

Quali sono le migliori protesi per il seno?

Tutte le protesi di ultima generazione sono dispositivi medici sicuri e all’avanguardia. Non ci sono protesi migliori di per sé, e sta ad ogni paziente decidere, assieme al chirurgo, quale protesi può soddisfare meglio le proprie esigenze e il proprio tipo di corporatura.

Quali sono le protesi più morbide?

Le protesi al silicone e le protesi con soluzione salina sono tra le più morbide a disposizione del chirurgo estetico. Una protesi morbida non corrisponde necessariamente ad una protesi migliore. È il medico chirurgo che deve proporre la protesi migliore per ogni paziente, che si possa adattare al suo corpo e dare risultati ottimali.

Qual è la forma più bella del seno?

Nonostante non esista una forma del seno più bella in assoluto, in genere quella più apprezzata dalle donne è la forma del seno a goccia. Per questo motivo, le protesi a goccia sono tra le più amate dalle donne che decidono di rifarsi il seno con mastoplastica additiva.

Quando scendono le protesi seno?

Le protesi al seno tendono a scendere leggermente dopo l’operazione di mastoplastica, per poi assestarsi in modo definitivo dop circa due mesi dall’operazione.

Quanto perde di volume un seno rifatto?

Le protesi al seno possono sia scendere leggermente in altezza, che perdere volume. La perdita di volume può essere minima, causata dall’impianto stesso. Talvolta la protesi si può rompere o danneggiare, in tal caso può perdere gran parte del suo volume.

 

Fonti

“Breast Implants: Silicone vs. Saline, Cost, Problems, Recovery.” WebMD, WebMD, www.webmd.com/beauty/cosmetic-procedures-breast-augmentation. Accessed 23 Nov. 2023.

2023-11-23T07:26:37+00:00