Rifarsi il seno non significa sempre aumentarne il volume. A volte, ridurre il seno è l’obiettivo di molte donne (e anche uomini), che si vogliono sottoporre a mastoplastica riduttiva. Questo intervento di chirurgia estetica, infatti, mira a rendere le mammelle più piccole e sode, ed è ricercato soprattutto tra chi ha problemi di seno eccessivo.
Come tutti gli interventi di mastoplastica, lo scopo non è solamente quello di cambiare le dimensioni del seno, ma anche di renderlo simmetrico e più tonico e alto. Questo tipo di operazione offre tantissimi benefici, sia estetici che di salute, e porta enorme sollievo a chi soffre di diversi disturbi causati da gigantomastia.
Questa operazione popolare e molto conosciuta è sicura e poco invasiva, e permette di guarire nel giro di poche settimane. Scopriamo insieme come funziona la mastoplastica riduttiva, quali sono i rischi e chi può beneficiare di questo intervento.
Che cos’è la mastoplastica riduttiva
La mastoplastica riduttiva, o intervento di riduzione seno, è un’operazione di chirurgia estetica che permette di ridurre il volume e le dimensioni di un seno troppo grande. Allo stesso tempo, permette di correggere eventuali asimmetrie e disequilibri della struttura mammaria.
Spesso non si tratta solo di una soluzione estetica, ma anche un intervento che può dare veri e propri benefici di salute. Dal momento che le pazienti che si sottopongono a mastoplastica riduttiva soffrono di problemi legati alle dimensioni del seno, si può considerare una vera e propria operazione che mira a migliorare la propria situazione di salute. Un seno dalle dimensioni troppo eccessive, infatti, può causare dolori muscolari, irritazioni, e altre problematiche anche di tipo psicologico.
Non dimentichiamoci che il seno di dimensioni eccessive può rappresentare un problema anche nelle visite mediche di controllo. È più difficile individuare lesioni oncologiche mammarie, e può essere un fattore di complicazioni nel caso di tumore al seno.
La mastoplastica riduttiva interviene tramite rimozione dei tessuti adiposi, ghiandolari e della pelle di tutta la massa mammaria in eccesso. È un’operazione eseguita sotto anestesia che non presenta particolari rischi, ma che va affrontata con consapevolezza e nel rispetto di tutte le norme di sicurezza e di salute.
Mastoplastica riduttiva, costi
Il costo di una mastoplastica riduttiva può dipendere da molti fattori. Prima di tutto, la clinica e il medico coinvolti sono un elemento fondamentale; più il medico è conosciuto e ha esperienza, e più il costo potrebbe alzarsi. Anche la complessità dell’operazione ha impatto sul costo finale. Infine, il paese dove si trova la clinica influenza il prezzo della mastoplastica, poiché in media i paesi occidentali come l’Italia, la Germania o la Svizzera presentano costi più elevati rispetto ad altri paesi come la Turchia, l’Albania o la Croazia.
In media, una mastoplastica riduttiva può costare dai 5.000€ fino ai 9.000€. Il costo, solitamente, include sempre:
- Procedura pre-operatoria, come esami di controllo.
- L’operazione di mastoplastica riduttiva stessa, incluso l’onorario del medico chirurgo, dell’anestesista e di altri professionisti come infermieri e personale sanitario.
- Le cure post-operatorie e i controlli di routine dopo l’operazione.
Alcuni paesi in cui c’è un fiorente turismo medico, come la Turchia, offrono cliniche che vendono pacchetti all-inclusive per pazienti stranieri, in cui il prezzo si aggira attorno ai 2.000-3.000€. In questi pacchetti, di solito, vengono inclusi anche:
- Alloggio in hotel (solitamente, un hotel 3 o 4 stelle nelle vicinanze della clinica)
- Transfer da e per l’aeroporto
- Servizio di traduzione o interpretariato
Quando si fa la mastoplastica riduttiva
La mastoplastica riduttiva ha sia finalità estetiche che di salute e benessere mentale. Un seno di dimensioni eccessive può causare diversi problemi, dai più banali dolori muscolari a impedire attività sportive o quotidiane, disagi psicologici, e perfino ansia.
La maggior parte delle donne che si sottopongono a mastoplastica riduttiva soffrono di uno o più di questi problemi:
- Dolori muscolari cronici: si presentano di solito sulla schiena, sulle spalle e sul collo. Sono causati dal peso del seno.
- Irritazioni della pelle causate dallo sfregamento dell’epidermide in eccesso, in particolare nella zona inferiore del seno. Talvolta le irritazioni sono causate dalle spalline o dalla cinghia del reggiseno. Molti reggiseni, infatti, non sono anatomicamente pensati per donare sollievo a chi ha un seno molto grande.
- Mal di testa, emicranie e altri disturbi causati da cattiva postura e stress accumulato su collo e spalle.
- Difficoltà a dormire, causato dall’ingombro del seno.
- Difficoltà a eseguire alcuni tipi di attività fisica, soprattutto sport impegnativi o ad alta intensità. Il seno molto grande può rappresentare un impedimento.
- Problemi psicologici legati all’autostima, all’immagine di sé e al rapporto con gli altri.
Anche se non c’è un limite vero e proprio di età per eseguire la mastoplastica riduttiva, è sempre meglio aspettare la fine dello sviluppo fisico prima di intraprendere questa strada. Inoltre, è sconsigliato fare la mastoplastica riduttiva anche per tutte le donne che vorrebbero avere figli e desiderano allattare – questo perché, in alcuni casi, questa operazione potrebbe porre dei problemi alla possibilità dell’allattamento.
Infine, è doveroso menzionare anche la mastoplastica riduttiva per uomini. Infatti, non solo le donne si ritrovano a voler ridurre le dimensioni del proprio petto. Ci sono alcuni casi in cui scompensi ormonali o altri problemi di salute possono causare nell’uomo la ginecomastia, ovvero uno sviluppo anomalo del seno maschile. In questi casi, le mammelle sono oltremodo sviluppate, somigliando a un seno femminile. Anche in questo caso, il problema si può risolvere tramite la mastoplastica.
Come funziona l’intervento
Accedere ad un intervento di mastoplastica riduttiva non è automatico. Serve, innanzitutto, sottoporsi ad alcuni controlli ed esami iniziali richiesti dal medico, per garantire lo stato di salute della paziente e che non ci siano controindicazioni all’operazione.
Il medico procede infatti ad analizzare accuratamente lo stato del seno, e richiederà che la paziente si sottoponga ad esami come esami del sangue, mammografia e accertamenti su allergie e altri disturbi di salute. Nel caso tutti gli esami abbiano un buon esito, si procederà alla fase successiva, in cui il medico chiarirà con la paziente le aspettative, i possibili risultati e parlerà di eventuali rischi e complicazioni. Un bravo medico illustrerà sempre tutti i passaggi dell’operazione, incluse le tecniche utilizzate, le procedure pre e post operatorie, e il periodo di guarigione.
Normalmente, il medico richiede che la paziente rispetti diverse indicazioni per la sua sicurezza, tra cui smettere di fumare (il fumo rallenta la guarigione dei tessuti), e la sospensione di alcuni farmaci (tra cui antiaggreganti come l’aspirina, anticoagulanti e antinfiammatori). Infine, la paziente deve rimanere a digiuno dalla sera precedente.
In caso di altre indicazioni, il medico fornirà tutte le istruzioni aggiuntive necessarie.
L’operazione vera e propria avviene in clinica sotto anestesia generale, e ha una durata di qualche ora. Il chirurgo deve incidere il seno, partendo dall’areola, per poi rimuovere tutti i tessuti adiposi, ghiandolari e cutanei in eccesso. Al giorno d’oggi ci sono diverse modalità e tecniche di mastoplastica riduttiva, tra cui quelle a incisione periareolare (verticale e/o orizzontale), e l’incisione con rimozione temporanea di areola-capezzolo (nel caso di seni molto ampi e cadenti).
L’operazione si conclude chiudendo la ferita con punti di sutura, e aggiungendo un tubicino per il drenaggio del sangue in eccesso. Il seno viene poi fasciato attentamente.
A fine operazione, la paziente si risveglierà dall’anestesia e potrà iniziare la fase post-operatoria e di guarigione.
Decorso post-operatorio
Subito dopo il risveglio dall’anestesia, è probabile avvertire una sensazione di confusione, e anche di dolore al seno. Si tratta di sintomi normali. La confusione è causata dall’anestesia, e si ridurrà da sola nel giro di poche ore. Il dolore al seno viene normalmente risolto con l’uso di antidolorifici.
Essendo un’operazione di entità importante, la paziente viene solitamente ricoverata per almeno uno o due giorni dopo l’intervento. Il medico e il suo staff tengono sotto controllo i parametri vitali, prima di dimettere la paziente. Viene sempre consigliato di farsi accompagnare da una persona aggiuntiva a casa.
La guarigione totale è graduale, e avviene nel giro di 2 o 3 mesi in totale. Nel primo periodo, il seno potrà risultare gonfio, sensibile e dolente. Le attività lavorative potranno ricominciare dopo almeno due o tre settimane dall’operazione. Le cicatrici causate dall’operazione saranno visibili e arrossate per almeno 1-2 mesi, dopodiché diventeranno sempre più lievi e cambieranno colore.
Rischi e controindicazioni
Sono presenti alcuni rischi e controindicazioni alla mastoplastica riduttiva. I rischi sono molto bassi, essendo un’operazione di chirurgia molto comune, ma è sempre importante esserne consapevoli e avere un dialogo con il proprio medico.
Ecco quelle più comuni:
- Emorragie
- Infezioni delle ferite
- Ematomi, in particolare nella fase post-operatoria o di guarigione
- In genere le cicatrici sono più visibili nell’immediato e si attenuano con il passare del tempo
- Perdita di sensibilità del seno e/o del capezzolo
- Difficoltà nell’allattamento
- Asimmetria tra i due seni. Normalmente l’operazione si occupa anche di correggere questo difetto, ma può essere necessario un secondo intervento
- Coaguli di sangue
Domande Frequenti sulla mastoplastica riduttiva: