Un’operazione chirurgia che mira a sollevare il seno, renderlo più armonico e strutturato: parliamo della mastopessi. Da non confondere con la mastoplastica (che ha lo scopo di aumentare o diminuire il volume mammario), la mastopessi è anche chiamata “lifting del seno”. Viene utilizzata per correggere la cosiddetta ptosi mammaria, cioè il cedimento verso il basso del seno.
È anche una delle operazioni di chirurgia estetica più amate dalle donne, perché permette di mantenere il proprio volume del seno ma migliorarne di molto l’aspetto.
Vediamo che cos’è la mastopessi, come funziona l’operazione, quali sono i rischi e chi può beneficiare al meglio di questo intervento.
Che cos’è la mastopessi
La mastopessi, come abbiamo visto, è un’operazione di chirurgia estetica effettuata da un medico chirurgo specializzato. Va a correggere i difetti causati dalla ptosi mammaria, cioè il seno cadente.
Le cause del seno cadente sono molteplici. Quella principale è sicuramente l’invecchiamento, a causa del quale i tessuti diventano meno elastici e tonici. Ma non c’è solo l’invecchiamento che può contribuire al cedimento del seno. Alcuni altri elementi concomitanti sono:
- Gravidanza e allattamento
- Fumo di sigaretta
- Perdita di peso repentina o guadagno di peso repentino
- Obesità o peso eccessivo
- Alcuni tipi di sport ad alta intensità, che causano un movimento continuo e stressante del seno, soprattutto se non viene ben contenuto
I risultati sono, purtroppo, evidenti: il seno è più soggetto alla forza di gravità, cala di posizione, perde volume e può presentare anche areole più grandi e meno armoniose. Nonostante non sia un sintomo di cattiva salute, è spesso fonte di disagio e imbarazzo per alcune donne. Per questo motivo, tante pazienti decidono di affidarsi ad un’operazione di lifting del seno.
Paziente ideale per lifting al seno
Non tutte le donne che presentano problemi al seno sono adatte ad una mastopessi. L’operazione deve essere pensata su misura per ogni paziente, a seconda delle esigenze e del problema da risolvere. In generale, però, la paziente “ideale” per una mastopessi presenta:
- Un seno cadente o rilassato. In questo caso la mastopessi va a rimuovere la pelle in eccesso e ad alzare il seno per ottenere una forma più armoniosa.
- Un seno “svuotato”, cioè con poco volume, ed inoltre cadente. In questo caso la mastopessi può anche essere accompagnata dall’utilizzo di una protesi o di un lipofilling. Nel caso del lipofilling sarà utilizzato il grasso proveniente dal corpo della paziente.
- Un seno asimmetrico o poco armonioso. L’operazione includerà anche una sistemazione della struttura, in modo da rendere i due seni più simili possibili.
Come funziona l’intervento di mastopessi
La mastopessi è un’operazione chirurgica. Di conseguenza, è un intervento importante che richiede la competenza di un medico specializzato e una procedura attenta da seguire. Quando si decide di fare una mastopessi, ci saranno diversi step da rispettare.
Innanzitutto, è necessario un primo consulto con il medico. Il medico deve analizzare la situazione della paziente, quali sono le sue necessità e l’idoneità a sottoporsi all’operazione. A tale scopo, verranno effettuati degli esami pre-operatori da effettuare per determinare lo stato di salute della paziente. In questa fase, inoltre, si potranno definire con il medico le aspettative e gli obiettivi da raggiungere con la mastopessi.
Nel caso si possa procedere con l’operazione, la paziente dovrà poi sottoporsi ad alcuni esami di accertamento poco prima. Tra gli esami effettuati di solito ci sono esami del sangue, elettrocardiogramma, esami delle urine e misurazione della pressione.
Infine, il medico potrà indicare alla paziente alcune raccomandazioni da rispettare per garantire che la mastopessi si concluda al meglio. Tra queste, di solito, ci sono:
- Smettere di fumare
- Smettere di assumere alcuni tipi di farmaci (come gli anticoagulanti o gli antiaggreganti), poiché diluiscono il sangue e aumentano il rischio di emorragia
- Essere a conoscenza di eventuali allergie a farmaci, in particolare sedativi e anestetici
A questo punto si potrà finalmente procedere a effettuare la mastopessi. L’operazione verrà effettuata in anestesia generale, solitamente nella clinica prescelta. Viene richiesto il digiuno completo dalla sera precedente (ad eccezione dell’acqua).
Mastopessi, fase post-operatoria e guarigione
Una volta che la mastopessi si è conclusa con successo, è il momento di passare alla fase post-operatoria. Il recovero è previsto sempre e almeno di qualche giorno, in cui la paziente viene monitorata.
Dopo il risveglio dall’anestesia, questi sono i sintomi riscontrati più comuni:
- Confusione e intorpidimento. Vengono causati dall’anestesia e di solito durano poche ore.
- Dolore al seno, di solito di lieve entità. Si possono usare antidolorifici per contrastare il dolore.
- Riflessi rallentati. Anche questi vengono causati dall’anestesia, motivo per cui il rientro a casa è consigliato da parte di un accompagnatore, per evitare di mettersi alla guida.
Dopo il rientro a casa, ci sono altre indicazioni da rispettare per garantire una guarigione sicura e veloce. Le suture al seno vengono rimosse dopo circa due settimane dall’operazione; perciò, in questo periodo di tempo la paziente deve assicurarsi di:
- Pulire regolarmente le ferite secondo le indicazioni del medico, per evitare rischi di infezione
- Stare a riposo per almeno una settimana a seconda dell’impegno lavorativo. Se si tratta di un lavoro pesante, il tempo di riposo può aumentare.
- Indossare il reggiseno apposito indicato dal medico.
- Evitare di fare sport e altre attività faticose per almeno un mese.
Rispettando tutti questi parametri, la guarigione potrà avvenire senza intoppi e nei tempi previsti.
C’è il rischio di cicatrici dopo la mastopessi?
Il rischio della presenza di cicatrici è presente in tutte le operazioni chirurgiche. Tuttavia, le cicatrici possono diventare, con la guarigione, molto sottili e a malapena visibili.
Nella mastopessi, ci possono essere tre principali tipologie di cicatrici:
- cicatrice intorno all’areola (presente nei casi più lievi di seno cadente)
- cicatrice verticale, nella sezione centrale della mammella (quando il livello di cedimento è di media entità)
- cicatrice inframammaria, lungo il solco inframammario (nei casi di cedimento mammario molto pronunciato)
Ci sono molti elementi che concorrono alla formazione di cicatrici da mastopessi, come per esempio:
- la quantità di cute da asportare
- il posizionamento dell’areola o del capezzolo
Se il seno è molto cadente, la cicatrice potrebbe essere più estesa o più visibile. Ma non ti preoccupare: questo tipo di cicatrici diventano progressivamente meno visibili nel giro di 8-12 mesi.
Rischi e complicazioni
Spesso ci si può chiedere se l’operazione di lifting al seno comporti qualche rischio. Ebbene, essendo un intervento chirurgico di grande importanza, ci possono essere alcuni rischi e controindicazioni. Quelli più comuni sono:
- Dolore prolungato, che va oltre i primi giorni dopo l’operazione
- Gonfiore, sanguinamento, ecchimosi
- Ridotta sensibilità del seno
- La comparsa di cicatrici evidenti
In alcuni casi ci possono essere complicanze più gravi, anche se sono certamente più rare. Tra queste, ci sono infezioni ed emorragie. In casi più gravi, può capitare che le cicatrici causate dall’operazione permangano in maniera evidente, rimanendo anche arrossate.
In altri casi particolari, il risultato finale può essere insoddisfacente, per esempio nel caso la forma e la struttura del seno non raggiungano gli obiettivi desiderati.
Infine, tra le conseguenze più gravi, c’è la necrosi dei capezzoli o anche l’impossibilità futura di allattare. Per quanto rari, è importante ricordare che esistono questi rischi.
La mastopessi è un’operazione, in generale, sicura ed efficace. Essere consapevoli dei rischi e prendere tutte le precauzioni per minimizzarli è uno degli step fondamentali per affrontare con serenità questa operazione.
Risultati dell’operazione
Quando la mastopessi si conclude con successo, i risultati sono ottimi. Il seno appare più alto, sodo e tonico. Anche i capezzoli possono essere migliorati, riducendone le dimensioni e alzandoli per armonizzarli con il resto del seno.
Le cicatrici che rimangono dopo l’operazione potranno rimanere più o meno evidenti per qualche mese, ma scompariranno lentamente nel tempo. Di solito resteranno solamente delle sottili linee più chiare sulla pelle.
Le donne che si sottopongono a mastopessi possono recuperare sicurezza di sé, serenità e un aspetto estetico migliore. Naturalmente, la mastopessi non è permanente, e l’invecchiamento naturale del corpo potrebbe influenzarne i risultati nel tempo. Tuttavia, mantenere un peso sano, evitare di fumare e prendersi cura del proprio corpo garantiranno risultati duraturi e soddisfacenti.
Per conoscere meglio i dettagli su questa operazione e chiedere informazioni per un preventivo, contattaci con il form che trovi a destra di questa pagina.
Quanto costa la mastopessi?
Il costo della mastopessi può dipendere da diversi fattori, tra cui i principali sono:
- il paese della clinica
- l’abilità ed esperienza del chirurgo
- l’aggiunta eventuale di una protesi
Per questo motivo, in Italia una mastopessi ha un costo variabile dai 4.000€ fino a oltre 10.000€, prezzo che di solito aumenta con l’uso di protesi.
In altri paesi, come per esempio in Turchia, un intervento di questo tipo ha costi molto più contenuti, che partono da 1.500€ e possono arrivare a 4.000€ con l’aggiunta di una protesi.