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Quando si parla di trapianto, spesso il paziente si trova davanti ad una scelta tra le due tecniche più popolari, DHI vs FUE. Queste due tecniche di trapianto hanno i loro pro e contro, ma è importante conoscerle meglio per fare la scelta più adatta alla propria situazione. 

Infatti, per quanto sembrino simili, DHI vs FUE non sono proprio uguali. Quale scegliere, allora, per il proprio trapianto di capelli? Abbiamo creato una piccola guida per scoprire le differenze tra DHI e FUE, e come scegliere la tecnica che si adatta meglio alla tua situazione. 

Tecnica FUE, come funziona 

La tecnica FUE prende il suo nome dall’inglese, “Follicular Unit Extraction” o estrazione di unità follicolari. Il significato è semplice: i bulbi piliferi vengono estratti singolarmente dalla zona donatrice, per poi essere impiantati nella zona diradata. Si tratta di una tecnica moderna molto efficace, e un’evoluzione rispetto alla tecnica FUT che invece prevedeva l’estrazione di un’intera striscia di follicoli.  

Il metodo FUE è molto meno invasivo, permette una guarigione piuttosto veloce, e lascia cicatrici piccolissime, praticamente invisibili.
L’estrazione viene effettuata con l’uso di un ago sottilissimo in acciaio, collegato ad un micromotore. 

Dopo la consultazione iniziale con il medico e la verifica dell’assenza di controindicazioni legate alla salute del paziente, è possibile procedere con l’intervento. Si tratta di un’operazione ambulatoriale eseguita con anestesia locale. È fondamentale che il professionista selezionato sia preciso e attento, poiché l’inserimento armonioso dei bulbi piliferi nella zona da trattare è di cruciale importanza. La precisione riveste un ruolo significativo nella selezione dell’area di prelievo dei bulbi, evitando di prelevare porzioni eccessivamente ampie per evitare la formazione di zone “vuote” anche in aree in cui i capelli sono ancora densi e sani.  

I bulbi piliferi vengono conservati in una soluzione ricca di biotina, per poi essere impiantati uno ad uno. Il chirurgo può scegliere sia la posizione che la direzione di crescita del capello. Ciò garantisce risultati molto naturali e permette di avere capelli folti e sani. Oltretutto, è possibile effettuare ulteriori sedute nel corso del tempo per aggiungere bulbi piliferi supplementari e incrementare la densità nella zona oggetto di trattamento. 

La durata dell’intervento varia in base a diversi fattori, compresa la tecnica di trapianto adottata e l’area da trattare. In media, l’intervento di trapianto di capelli può estendersi da un minimo di 4 ore fino a un massimo di 7-8 ore, eventualmente suddiviso in più sedute.  

Tecnica FUE con metodo zaffiro 

Una delle tecniche più all’avanguardia per quanto riguarda il trapianto di capelli FUE è il metodo zaffiro. Si distingue dal classico metodo FUE perché l’ago utilizzato per effettuare l’intervento non è in acciaio, bensì in zaffiro e a forma di V. Rispetto alla tecnica classica FUE, questo permette di avere meno sanguinamento e meno traumi al cuoio capelluto, permettendo di velocizzare la guarigione. 

trapianto di capelli fue

Tecnica DHI, come funziona 

La tecnica DHI (in inglese Direct Hair Implant, ovvero impianto diretto dei capelli) è un’altra tecnica moderna molto apprezzata da chi esegue trapianto di capelli. 

Questa tecnica prevede l’utilizzo di uno strumento chiamato Implanter Pen. Questo strumento è estremamente preciso e veloce. Ogni follicolo viene inserito nell’Implanter Pen, per poi essere impiantato nello scalpo senza dover aprire i canali piliferi. 

La tecnica DHI offre tanti vantaggi: è possibile fare impianti molto precisi, scegliere la direzione del capello, e aumentare la densità dei capelli per centimetro quadro. Inoltre, questa tecnica permette una guarigione più veloce rispetto ad altri metodi. 

La procedura è piuttosto semplice: 

  • Prima ancora dell’intervento, il paziente può sottoporsi ad una consulenza con un medico specializzato in trapianto di capelli per capire la fattibilità della tecnica DHI. 
  • Prima del trapianto, l’area donatrice viene rasata, mentre l’area ricevente viene segnata per il trapianto. 
  • Grazie all’Implanter, i follicoli vengono estratti uno per uno senza aprire i canali piliferi. I follicoli vengono poi conservati in una soluzione specifica. 
  • Dopodiché, i follicoli sani vengono impiantati nell’area ricevente, senza causare incisioni o danneggiare ulteriormente lo scalpo. 

L’intervento è poco invasivo, e il periodo di guarigione e recupero è simile a quello della tecnica FUE. Il medico dà al paziente una serie di istruzioni da seguire per garantire non solo una guarigione veloce, ma anche che i follicoli attecchiscano correttamente.  

Il trapianto con tecnica DHI non è doloroso. Viene di solito usata dell’anestesia locale che permette al paziente di sottoporsi all’intervento in tutta serenità e senza preoccupazione. Questa tecnica diventa così ideale anche per i pazienti che hanno paura degli aghi o sono preoccupati di sentire dolore.  

Qual è meglio, DHI vs FUE 

La scelta tra trapianto con tecnica DHI oppure con tecnica FUE non è ovvia. Può dipendere da tanti fattori diversi, tra cui: 

  • La tipologia di perdita di capelli del paziente 
  • L’ampiezza dell’area diradata 
  • La quantità dei capelli sani nell’area donatrice 

La decisione può essere presa dal paziente, ma anche il parere di un medico specializzato può aiutare a fare la scelta giusta. 

Ci sono dei casi in generale in cui è preferibile l’una o l’altra tecnica. La tecnica FUE è consigliata in alcuni casi specifici: 

  • Il paziente presenta grandi aree diradate 
  • La perdita di capelli è grave 
  • Il paziente è un uomo, oppure ha già i capelli molto corti o rasati; questo perché la FUE spesso richiede la rasatura completa ed è meno adatta alle pazienti donne che hanno capelli più lunghi 

La tecnica DHI, invece, è consigliata quando: 

  • Il paziente ha solo una piccola area diradata 
  • Il paziente mira ad un risultato ad alta densità di capelli 
  • È più adatta a pazienti donne, in quanto solo l’area con gli impianti viene rasata 
  • I medici hanno una preparazione tecnica più avanzata e sono a conoscenza delle tecnologie più all’avanguardia, con una formazione specifica sulla tecnica DHI 

Nel complesso, dunque, non è facile dichiarare quale tecnica sia migliore. Sicuramente entrambe le tecniche hanno dei lati positivi e dei lati negativi, soprattutto in relazione alle esigenze del singolo paziente e ai risultati che vuole ottenere.
Se da un lato la tecnica DHI è molto all’avanguardia ed efficace, dall’altro ha dei limiti per quanto riguarda l’ampiezza dell’area che si può trattare.  

controllo ricrescita capelli dopo trapianto

Qual è la tecnica giusta per me tra DHI vs FUE? 

Visto i lati positivi e quelli negativi di entrambe le tecniche, è arrivato il momento per il paziente di capire quale scegliere per il proprio trapianto. 

Innanzitutto, bisogna prima verificare che tipo di tecnica viene trattata nella clinica che si vuole scegliere. Infatti, non tutte le cliniche operano allo stesso modo, e un medico chirurgo potrebbe essere più specializzato in tecnica FUE, magari con zaffiro, invece che nella tecnica DHI. A questo punto informarsi estensivamente sui servizi offerti e sulla specializzazione del chirurgo diventa fondamentale. 

In generale, però, possiamo dire che la tecnica DHI è in genere consigliata ai pazienti più giovani (sotto i 35 anni), perché la perdita di capelli di solito è appena accennata e raramente ci sono casi di gravi calvizie o alopecia. Inoltre, il metodo DHI è ideale anche per chi vorrebbe abbassare l’attaccatura dei capelli o riempire le tempie.  

La tecnica FUE, invece, è perfetta per chi ha già uno stato di diradamento più avanzato e vorrebbe coprire aree molto più grandi in una seduta o poco più.  

Non c’è da temere sull’efficacia di entrambe le tecniche, anche se sono applicabili a casi diversi. Infatti, la percentuale di successo del trapianto con tecnica FUE e il trapianto con tecnica DHI è molto alta, spesso oltre il 90% dei casi.
Infine, ricordiamoci che DHI e FUE non sono in contrasto tra di loro: molti pazienti possono usufruire di entrambe le tecniche per il loro trapianto a seconda dell’area da trattare, ottenendo ottimi risultati. 

Invia una richiesta su intclinics.com o tramite il form che trovi a destra della pagina per ricevere informazioni sul trapianto di capelli tecnica FUE e tecnica DHI che fa al caso tuo, con numerose cliniche accreditate che offrono pacchetti all-inclusive. 

Domande Frequenti su DHI vs FUE: 

Cosa cambia tra FUE e DHI?

La differenza principale sta nell’utilizzo dello strumento utilizzato. La tecnica FUE usa una speciale penna, mentre la tecnica DHI uno strumento chiamato Implanter, che non apre i canali piliferi.

Quale è il metodo migliore per il trapianto di capelli?

La tecnica migliore dipende dalle esigenze del paziente. Anche se la tecnica FUE è molto popolare, è più adatta a grandi aree da trapiantare, mentre la tecnica DHI è perfetta per chi ha aree più piccole di diradamento.

Come funziona la tecnica DHI?

La tecnica DHI utilizza uno speciale Implanter. Ogni follicolo viene inserito nell’Implanter Pen, per poi essere impiantato nello scalpo senza dover aprire i canali piliferi.

Quanto dura trapianto DHI?

Un trapianto DHI può durare dalle 4 alle 7 ore a seconda dell’area da coprire e dalla complessità dell’intervento.

Quante volte si può fare il trapianto di capelli?

Il trapianto si può ripetere più volte senza problemi. Il numero di trapianti di capelli ideale è quello che permette di raggiungere risultati soddisfacenti per il paziente.

Cos’è la tecnica FUE zaffiro?

La tecnica FUE zaffiro utilizza una lama diversa da quella classica usata nella FUE. Essa ha la forma a V (invece che a U) ed è in zaffiro invece che in acciaio.

Il trapianto DHI è doloroso?

Il trapianto DHI è estremamente preciso e non è doloroso, anche grazie all’uso di un anestetico locale. È infatti consigliato anche per chi ha paura degli aghi o di provare dolore durante l’intervento.

Risorse utilizzate per questo articolo

A;, Sethi P;Bansal. “Direct Hair Transplantation: A Modified Follicular Unit Extraction Technique.” Journal of Cutaneous and Aesthetic Surgery, U.S. National Library of Medicine, pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24023433/. Accessed 3 Feb. 2024.

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