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Ricorrere ad un trapianto di capelli è spesso la soluzione ideale per chi soffre di calvizie o di alopecia androgenetica. Tuttavia, a volte un trapianto può andare male e non darti i risultati che speravi di ottenere.

Gli studi clinici asseriscono che esiste una forte possibilità che un trapianto vada male, soprattutto se non si seguono modalità e tecniche adeguate. Comunque, è necessario considerare che questa procedura è una delle più efficienti per correggere la caduta dei capelli, e che è tra gli interventi più efficaci per il ripristino dell’intero cuoio capelluto, garantendo il rinfoltimento di capelli sani.

Ci sono molti fattori che possono causare il fallimento di un trapianto di capelli, ma è importante ricordare che molte persone si sottopongono a trattamenti in cliniche non professionali. Infatti, la presenza di cliniche illegali e di un mercato nero dei trapianti sta diventando un serio problema per i pazienti e un rischio reale per la loro salute. Questi pazienti, solitamente attirati da prezzi molto bassi e promesse di risultati eccellenti, rischiano di subire cicatrici, infezioni e ottenere scarsi risultati a causa di trattamenti difettosi.

La percentuale di insuccesso aumenta significativamente nel caso di centri o cliniche di bassa qualità, dove il tasso di fallimento nella ricrescita dei capelli è molto alto. Pertanto, se sei interessato al trapianto di capelli, è fondamentale sapere come distinguere una clinica legale da una illegale. Inoltre, è importante essere consapevoli dei rischi connessi a questa procedura.

Scopri tutto ciò che è necessario sapere sui motivi per cui un trapianto capelli può fallire e come fare per risolvere il problema. Puoi trovare informazioni sui motivi di un cattivo trapianto, come riconoscere un trapianto andato male e diverse terapie per risolvere un trapianto andato male.

Perché un trapianto capelli fallisce? Le principali ragioni

Un trapianto di capelli può andare e non risolvere il problema (cioè la calvizie o il diradamento dei capelli), per diversi motivi. I più comuni sono:

  • L’intervento viene eseguito in pazienti con gravi situazioni di diradamento, o con una situazione che può portare ad uno shock del bulbo pilifero. In sostanza, una persona che non è adatta a sottoporsi a trapianto di capelli;
  • Il trattamento viene eseguito senza le cure adeguate e le precauzioni richieste da questo tipo di operazione;
  • Invece di considerare le esigenze del paziente, il trattamento viene eseguito in maxi sessioni con lo scopo di coprire quanta più area possibile. Tuttavia, il rischio è che il diradamento possa ritornare visibile dopo breve tempo;
  • Il trapianto non viene coadiuvato da cure post-intervento. Queste cure sono fondamentali e devono essere personalizzate in base alle esigenze del paziente, per poter supportare la crescita sana dei nuovi capelli;
  • Un medico poco esperto può influire negativamente sul risultato del trapianto;
  • Il paziente potrebbe non seguire correttamente le istruzioni post-operatorie, compromettendo così il successo del trapianto;
  • Il paziente soffre di patologie o condizioni mediche che possono influenzare negativamente il processo di guarigione e la crescita dei capelli trapiantati;
  • In alcuni casi il paziente rigetta i follicoli trapiantati; nonostante sia un evento raro, può causare l’insuccesso del trapianto;
  • L’età del paziente e la sua predisposizione genetica alla calvizie possono influire sulla durata e l’efficacia del trapianto.

 

È importante considerare tutti questi fattori prima di sottoporsi a un trapianto di capelli e cercare sempre una clinica qualificata e professionale per garantire un trapianto di capelli di successo e duraturo nel tempo.

Come si riconosce un trapianto andato male

Lo scopo di un trapianto di capelli è quello di rinfoltire la zona dove il paziente presenta sintomi di diradamento dei capelli o alopecia. Ma come si fa a sapere se un trapianto non è andato a buon fine?

In generale, si ritiene che un trapianto sia andato male è quando non si raggiungono i risultati desiderati dal paziente, che sono di solito concordati con il medico. Per esempio, se un paziente soffre di alopecia nella parte alta dello scalpo, un trapianto andato male lascerebbe delle zone ancora diradate o dove i capelli nuovi non crescono in modo adeguato.

La percentuale di insuccesso di un trapianto è soggettiva e varia da paziente a paziente, e dalle aspettative di ognuno. Alcune persone potrebbero considerare un successo anche una parziale ricrescita di capelli rispetto alla situazione iniziale, mentre altri si ritengono soddisfatti solamente se lo scalpo presenta un livello di rinfoltimento più alto.

Di solito, un trapianto di capelli può essere considerato realmente fallito quando oltre il 30% dei follicoli trapiantati non ricresce correttamente. I pazienti che si sottopongono al trapianto devono essere consapevoli dei potenziali rischi e delle loro aspettative prima di sottoporsi all’intervento. In questo modo, si può aumentare la probabilità di ottenere un risultato soddisfacente.

Perché il trapianto di capelli non è abbastanza?

Molte persone che si sottopongono a un trapianto di capelli pensano che sia sufficiente fare l’intervento e i problemi di calvizie e alopecia spariranno. Purtroppo, la realtà non è così semplice.

È importante prima analizzare il proprio caso con il medico chirurgo che effettuerà il trapianto. Prima di tutto, per capire se il trapianto è possibile, e poi per individuare quali tipi di trattamenti serve implementare anche post-trapianto. Se si risulta una persona non idonea al trapianto (magari perché affetti da una patologia o perché in una situazione di calvizie troppo avanzata), il rischio è quello di investire denaro e tempo in un’operazione che è probabile fallisca.

Inoltre, non bisogna mai tralasciare tutte le cure successive all’intervento, per garantire che i nuovi capelli crescano sani e forti.

Quanto spesso fallisce il trapianto capelli?

Considerato che le cliniche specializzate in trapianti sono ben attrezzate e regolamentate, e che ci si affidi ad una clinica con standard di cura e igiene elevati, ci sono alcuni casi in cui un trapianto può fallire lo stesso. L’intervento, di per sé, è molto sicuro, rapido e indolore.

Tuttavia, esiste comunque una percentuale che si aggira attorno al 30% dei casi in cui, se manca anche solo un elemento fondamentale del trattamento, il trapianto possa fallire del tutto. Cliniche non specializzate o con medici poco competenti, utilizzo di pratiche non standardizzate, e così via, possono rappresentare un rischio per chi si sottopone all’intervento.

Ecco che per evitare di incorrere in un trapianto andato male, bisogna sempre informarsi sulla clinica scelta, sui loro standard e i medici che vi operano, ma anche sul tipo di metodologia più adatta al proprio caso. Scegliere il tipo di trapianto giusto è altrettanto importante per un risultato che sia naturale ed esteticamente piacevole.

Soluzione per risolvere un trapianto capelli andato male

Cosa fare, allora, in caso un trapianto non sia andato a buon fine? Per fortuna esistono molte soluzioni che possono risolvere questo problema, minimizzando o correggendo gli effetti negativi. Per esempio:

  • Revisione del trapianto di capelli: si tratta di un secondo intervento di trapianto che può correggere risultati insoddisfacenti, irregolari o dall’aspetto poco naturale. È possibile così sistemare sia l’area donatrice (nel caso siano stati prelevati troppi capelli dalla stessa zona) che l’area diradata.
  • Utilizzo di farmaci: l’uso di farmaci appositi per la calvizie come il minoxidil o il finasteride possono essere un valido aiuto per supportare la crescita di nuovi capelli. È importante però sapere che questi farmaci sono un aiuto temporaneo, e non si possono sostituire al trapianto stesso.
  • Micropigmentazione: in questo trattamento vengono usati dei pigmenti sul cuoio capelluto da un professionista esperto del settore, che “imitano” i capelli veri. Si tratta di un’illusione ottica che aiuta a coprire alcune zone più vuote dello scalpo.

Solo in casi estremi si può ricorrere alla chirurgia, come in casi di necrosi o di infezione. Fortunatamente, se il trapianto viene effettuato da una clinica affidabile, il rischio di incorrere in questi problemi è quasi inesistente.

Cosa fare dopo un trapianto di capelli

Se sei ricorso ad un secondo intervento di trapianto di capelli per rimediare ai danni della prima operazione, è fondamentale che tu segua alcune indicazioni per fare in modo che, questa volta, i tuoi capelli crescano forti e resistenti. Infatti, la cura post-operatoria è importantissima e talvolta un trapianto fallito è da imputarsi alla scarsa cura del paziente.

Segui sempre le indicazioni fornite dal medico a cui ti sei rivolto, come per esempio:

  • Non toccare lo scalpo
  • Evita l’esposizione al sole
  • Evita il consumo di alcol e di una dieta sregolata
  • Lava i capelli secondo le indicazioni del medico e utilizza eventuali altri integratori o prodotti consigliati

 

Quando il trapianto di capelli non funziona?

Tra i diversi motivi per cui un trapianto di capelli non funziona, ci sono cause intrinseche (malattie del paziente, predisposizione genetica, calvizie troppo avanzata, follicoli malati) ed esterne (medico poco competente, nessuna cura post-operatoria, il paziente tocca o sfrega la parte operata).

Quali sono i rischi di un trapianto di capelli?

Se eseguito correttamente, un trapianto di capelli non è rischioso. Tuttavia, se il chirurgo è inesperto o utilizza un metodo non adeguato, può causare cicatrici visibili, danneggiare la zona donatrice o causare un’infezione.

Quando si vedono i risultati di un trapianto di capelli?

I risultati di un trapianto di capelli si possono vedere dopo circa 8 mesi dal trapianto. Sebbene la crescita avvenga dopo 2-3 mesi, si potranno apprezzare le nuove lunghezze e il rinfoltimento della zona dopo diversi mesi.

Perché cadono i capelli dopo il trapianto?

La caduta dopo il trapianto non significa che il trapianto è andato male. È una conseguenza naturale degli innesti, che cadono a prescindere dalla tecnica utilizzata. Dopo la prima caduta, ricresceranno nuovamente con i bulbi sani.
2023-08-03T15:51:50+00:00